giovedì 17 febbraio 2011

E il virus mi beccò...

Ci voleva il virus a fermarmi.
Il nuovo anno è cominciato con una novità in ufficio: il cambio di direzione. A sostituire il bradipo, viscido e disumano vecchio direttore, è arrivata una direttrice. Che appena ho saputo fosse una donna non ho di certo esultato, ma fino ad ora non posso proprio lamentarmi. Di origine napoletana è la classica donna sanguigna che non la manda di certo a dire, ma è anche simpatica e gioviale, ed ha tutti presupposti affinchè possa diventare, oltre che la mia capa, una buona amica.
Il cambiamento mi ha galvanizzato, e lo ha notato anche V.
La polpetta cresce a vista d'occhio e certe volte mi sembra già una piccola donnina, nonostante i suoi 21 mesi... .Come al solito quando non c'è mi manca terribilmente: ho un bisogno proprio fisico di abbracciarla e di baciarla. Quando c'è, dopo qualche ora mi strugge e come al solito vengo assalita dalla voglia di fuga neanche fossi in carcere... .Mi ci sto abituando ormai e mi ripeto sempre che devo pazientare ancora solo un pò, quando sarà un pò più grandina sarà molto diverso, lo sò... .
E così, mentre l'Italia si chiede se è meglio la Canalis o Belen, se il bunga bunga si mangia o si beve, io sono a casa sconfitta dal virus, ferma in tutti i sensi con solo la voglia di stare meglio e riprendere il mio tran tran... .

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